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Curare le dipendenza da internet con lo Psicologo a Roma

Nel 1969 quando vide la luce Arpanet, forse nessuno si rese conto che questa primitiva rete, creata per interfacciare tra di loro i centri di ricerca collegati al dipartimento della Difesa degli USA, avrebbe cambiato il mondo. Se ne rese conto il CERN che, nel 1990 battezzò il Word Wide Web che rese possibile a […]
By Nabila Hagan
Marco Salvo
| Marco Salvo |

Nel 1969 quando vide la luce Arpanet, forse nessuno si rese conto che questa primitiva rete, creata per interfacciare tra di loro i centri di ricerca collegati al dipartimento della Difesa degli USA, avrebbe cambiato il mondo.
Se ne rese conto il CERN che, nel 1990 battezzò il Word Wide Web che rese possibile a tutti di collegarsi ad Internet.

Il progresso della rete

Se agli inizi, entrare in Internet era complicato e cosa riservata a chi disponeva di un computer, modem e linea telefonica, al giorno d’oggi con l’evoluzione tecnologica maturata in questi anni, la rete è a portata di mano. E’ sufficiente avere un semplice device come uno smartphone oppure un tablet, per essere connessi 24 ore su 24.
La confidenza presa progressivamente con questo innovativo mezzo di comunicazione, ha radicalmente mutato abitudini e modi comportamentali che, a volte, vengono stravolte dell’abuso che si fa di Internet.

Se è quindi inequivocabile il fatto che la rete ha accorciato le distanze unendo il pianeta in un mondo virtuale dov’è possibile recuperare informazioni, conoscere nuove persone, comunicare in modo istantaneo e gratuito attraverso chat, videochat e messaggerie varie e altrettanto vero che non sempre se ne fa un utilizzo intelligente.

Dipendenza da Internet

Uno dei pericoli maggiori che si possono incontrare frequentando la rete è quello di perdere il senso della misura. Sono molte (e di tutte le età) le persone che rimangono impigliate proprio nella rete, divenendo dipendenti dalla stessa senza rendersene conto.
L’attrazione di una chat, di un videogioco online, di presenziare i social nei quali ci si è iscritti oppure di lasciarsi accalappiare dal cyber-sex, sono tutti elementi che contribuiscono a far perdere di vista l’adeguato utilizzo di Internet e di cadere in quello che è identificato come ‘disturbo ossessivo-compulsivo’.

Questa psicopatologia può raggiungere indistintamente tutti anche se i più vulnerabili sono gli studenti, i single e le donne di mezza età: tutti coloro cercano in rete, quel qualcosa che manca loro (compagnia, affetto, senso di appartenenza, evasione dalle responsabilità) e che li costringe a passare tantissime ore davanti ad uno schermo di computer oppure quello di uno smartphone. Le conseguenze sono evidenti: riduzione di socializzare oggettivamente con gli altri, mettere in secondo piano quelli che sono gli impegni (scuola, lavoro), avere un proprio equilibrio psicologico.

Rendersene conto

Ma come accorgersi di essere dipendenti dalla rete? I sintomi sono vari e possono essere riassunti nella lista che segue:
– esigenza di aumentare il tempo da trascorrere in Internet per sentirsi appagati;
– mettere in subordine la frequentazione di amicizie all’utilizzo della rete;
– usare Internet per compensare il senso di solitudine;
– perdita di interessi della vita reale.
Sono questi alcuni esempi che fungono da cartina tornasole per rendersi conto di avere il problema della dipendenza da Internet.

Uscire dalla trappola e riappropriarsi della propria vita

Per frenare la dipendenza e, successivamente, resettare il problema c’è bisogno di un aiuto proveniente dall’esterno. Nel caso specifico, occorre rivolgersi ad uno psicologo e psicoterapeuta. Per coloro che vivono nella Capitale, un riferimento giusto per curare la dipendenza da Internet con lo Psicologo a Roma è quello di visitare il sito www.antoniocolanicchia.it che opera con successo con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Questo metodo può essere sfruttato a vari livelli, aiutando il paziente a gestire il tempo utilizzato in rete, facendogli capire le ragioni ed i meccanismi che provocano la dipendenza e, infine, individuando quali comportamenti risultano essere funzionali per soppiantare il tempo dedicato ad Internet.

Le tecniche per risolvere il problema possono includere:
1) esercizi e prove comportamentali
2) tecniche di rilassamento
3) desensibilizzazione
4) tecniche di self-management.

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