Skip to main content

La gestione e le verifiche delle apparecchiature elettromedicali

La gestione e le verifiche delle apparecchiature elettromedicali rappresentano due aspetti fondamentali nel mantenimento della sicurezza degli ambienti e dei contesti professionali che utilizzano questo tipo di strumentazione. Essi, infatti, possono diventare – se non controllati in maniera adeguata – un veicolo di trasmissione di rischi di vario tipo. Per esempio, il contatto intimo dell’apparecchio, […]
By Nabila Hagan
lucaesperto
| lucaesperto |

La gestione e le verifiche delle apparecchiature elettromedicali rappresentano due aspetti fondamentali nel mantenimento della sicurezza degli ambienti e dei contesti professionali che utilizzano questo tipo di strumentazione. Essi, infatti, possono diventare – se non controllati in maniera adeguata – un veicolo di trasmissione di rischi di vario tipo. Per esempio, il contatto intimo dell’apparecchio, o addirittura un contatto invasivo, può essere il motivo di trasferimento di potenziali elettrici rischiosi. Ecco, quindi, che la legge regolamenta la sicurezza di questi strumenti tramite la direttiva “Dispositivi medici” 93/42 della Ce, che a sua volta fa riferimento alla norma CEI EN 60601/1. Vi si legge, tra l’altro, che a carico del costruttore sono la marcatura CE del dispositivo, la presentazione di un manuale di uso e manutenzione e il rilascio di una dichiarazione di conformità CE.

Nella documentazione, inoltre, devono essere presenti le informazioni relative alla frequenza e alla natura delle operazioni di taratura e di manutenzione di cui c’è bisogno per fare sì che la sicurezza e il buon funzionamento dei dispositivi siano sempre garantiti. Per tale ragione, affinché la sicurezza degli apparecchi (vedi il sito www.bisecco.net) sia gestita in modo corretto, è necessario realizzare per ogni apparecchio una scheda che raccolga le informazioni più rilevanti: e cioè i dati identificativi del dispositivo, con l’indicazione del costruttore, dell’anno di costruzione, del modello e della matricola; i dati riguardanti la classificazione, con l’indicazione del tipo di alimentazione; i dati riguardanti le prove iniziali di accettazione, avvenute nel contesto della messa in servizio; i dati riguardanti gli eventuali
interventi di riparazione dei guasti e di manutenzione.

I controlli e le verifiche

I controlli periodici che vengono eseguiti per garantire la sicurezza degli apparecchi elettromedicali fanno parte del contesto della manutenzione preventiva, la quale viene distinta in due livelli. Mentre la manutenzione preventiva di primo livello include l’insieme dei controlli riportati nel manuale d’uso dal costruttore, la manutenzione preventiva di secondo livello include la messa in atto di prove, ispezioni e verifiche da parte di personale qualificato. Per ciò che concerne i rischi elettrici, comporta tra l’altro la verifica della resistenza di isolamento, la misura della corrente di dispersione verso terra, la misura della resistenza del conduttore di protezione, la verifica della documentazione annessa, la misura della corrente di dispersione nell’involucro e la misura delle correnti ausiliarie e delle correnti di dispersione permanenti.

Su un registro apposito deve essere tenuta memoria di tutte queste verifiche. Va detto, comunque, che la legge non impone prescrizioni particolari a proposito del registro, e quindi il datore di lavoro ha la possibilità di decidere la sua configurazione. Quello che conta è che siano specificati gli esiti delle verifiche, il nome di chi ha eseguito le verifiche e le date di esecuzione delle stesse.

Articoli Correlati