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Significato del termine e tipologie diffuse

Come il nome suggerisce, la maculopatia è una malattia della macula, la zona centrale della retina dell’occhio umano, la più sensibile alla luce. Tra la popolazione diabetica, l’80% dei casi di retinopatia diabetica conduce alla perdita della vista proprio a causa di questa patologia; in particolare, nei paesi occidentali questo disturbo è una delle cause più comuni di […]
By Nabila Hagan
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Come il nome suggerisce, la maculopatia è una malattia della macula, la zona centrale della retina dell’occhio umano, la più sensibile alla luce.

Tra la popolazione diabetica, l’80% dei casi di retinopatia diabetica conduce alla perdita della vista proprio a causa di questa patologia; in particolare, nei paesi occidentali questo disturbo è una delle cause più comuni di cecità assieme alla degenerazione maculare legata all’età (AMD). Il tipo miopico, invece, colpisce le persone affette da alta miopia, causando forte distorsione o perdita della vista. Distinte tra ereditarie e acquisite, le forme di questa affezione possono essere in qualche modo prevenute nel secondo caso.

Sintomi e diagnosi

Le persone affette da questa patologia subiscono comunemente la perdita della visione della parte centrale del campo visivo. In alcuni casi il sintomo consiste invece in immagini distorte, o una percezione distorta delle dimensioni degli oggetti (più piccoli o più grandi del reale).

Esistono diversi esami che possono diagnosticare la maculopatia: il fondo oculare, con cui verificare lo stato della retina; l’acuità visiva, che consiste nell’osservazione attraverso un foro stenopeico (come nelle vecchie macchine fotografiche); il test di Amsler, che misura la capacità visiva attorno a un punto centrale inserito su una griglia. A questi esami possono essere associate altre prove che meglio identificano lo stato e l’eventuale progressione del disturbo.

Combattere i fattori di rischio

La prevenzione è anche in questo caso uno dei migliori modi per contrastare la malattia. Fondamentale è ridurre i fattori di rischio che favoriscono l’insorgere di questo disturbo, occupandosi della propria salute: limitare, o meglio eliminare, il fumo di sigarette; seguire una dieta ricca di alimenti contenenti sostanze anti-ossidanti (cereali integrali, legumi, verdure verdi, agrumi, kiwi, …) e acidi grassi polinsaturi (omega3 e omega6, contenuti nel pesce); limitare i grassi animali. Consigliato, inoltre, l’uso di lenti che proteggano dai raggi ultravioletti, in particolare durante la stagione estiva.

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