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Cos’è la Tasi 2019

La Tasi rappresenta l’acronimo di Tassa sui servizi indivisibili, è stata istituita con il comma 639 della legge di stabilità per il 2014. Quella del 2019 si configura come un’imposta nuova che riguarda i comuni ed è relativa ai servizi della collettività quali l’illuminazione sul territorio, la manutenzione delle strade o del verde pubblico, ma anche la […]
By Nabila Hagan
lucaesperto

La Tasi rappresenta l’acronimo di Tassa sui servizi indivisibili, è stata istituita con il comma 639 della legge di stabilità per il 2014. Quella del 2019 si configura come un’imposta nuova che riguarda i comuni ed è relativa ai servizi della collettività quali l’illuminazione sul territorio, la manutenzione delle strade o del verde pubblico, ma anche la pubblica sicurezza, la vigilanza, la tutela del patrimonio culturale e molto altro ancora. Tali costi non possono essere messi a carico direttamente sul fruitore perché appunto indivisibili, per questo si paga la Tasi.

Come funziona

Come detto questa tassa si paga per andare a coprire quelli che sono i costi che il comune sostiene per i servizi collettivi. Essa viene applicata (in base a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità) a carico sia del proprietario che del detentore di immobile, in base alle aliquote stabilite diversamente da ogni comune.

Per fare un calcolo di quanto sia necessario pagare ci si può affidare ad alcuni calcolatori automatici presenti online. In alternativa è possibile fare un calcolo fai da te, ma è bene sapere che le aliquote vengono espresse in “per mille” e non “per cento”. Quindi ad esempio, sapendo che le abitazioni hanno un coefficiente di 160, che la rendita catastale è del 5%, il comune X può stabilire per esempio un’aliquota del 2,5 per mille. In questo caso quando si calcola l’importo da pagare, oltre a moltiplicare per la rendita catastale e per gli altri valori, bisognerà dividere 2,5 per 1000, al fine di avere la somma finale da pagare per estinguere questa tassa. 

Questa l’operazione pratica da fare in base a quanto detto fino ad ora: 400 (ipotesi rendita catastale) *1,05*160*2,5/1000 = 168 euro.

Chi la paga

Si tratta di una tassa che i contribuenti pagano per il 2019 e in considerazione della base imponibile relativa al valore dell’immobile di cui sono proprietari. Tale valore deve tenere conto di rivalutazioni, ossia delle percentuali fissate dal Governo e relative all’IMU, applicando anche l’aliquota Tasi del 2019.

Essa non deve essere pagata sull’abitazione principale e le relative pertinenze, ma riguarda ad esempio le seconde e successive case (o altre tipologie di immobili e fabbricati) di proprietà.

Come si paga e quando

La Tasi 2019, per quanto concerne l’acconto si paga entro il 17 giugno, per chi decide di pagare in due rate (si tratta dell’ammontare del 50%, con l’altro 50 da versare nella seconda rata), la cui data di scadenza è entro il 16 dicembre. L’alternativa è quella di pagare la tassa in una soluzione unica durante la prima scadenza di giugno.

Per quanto riguarda la parte pratica dell’esecuzione del pagamento, questo può avvenire tramite bollettino di conto corrente postale o con modello F24, esattamente come avveniva negli anni scorsi per l’IMU. Al fine di perfezionare questa operazione risulta necessario presentare nei caf documenti quali: la visura catastale, il contratto di affitto o altro documento da cui risulti la rendita catastale dell’immobile e l’atto notarile.

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